La cervicale è il segmento della colonna vertebrale costituito da sette vertebre che danno sostegno al capo e permettono di compiere movimenti rotatori, flessori ed estensori della testa. Nel linguaggio comune quando si parla di cervicale si fa riferimento a un qualsiasi disturbo o problema di questo tratto, tra cui l’artrosi cervicale, il dolore cervicale, la distorsione cervicale.

I dolori possono interessare le strutture ossee, nervose, muscolari, vascolari e ligamentose. E dato di fatto che le cause di questo dolore sono molteplici e di diversa entità, così come i sintomi sono vari e diversificati, per cui è fondamentale, per una corretta diagnosi del disturbo, effettuare semplici esami, quali i raggi X o la TAC.

In buona parte dei casi, la cervicalgia è provocata dalla semplice contrattura della muscolatura del collo e delle spalle, essendo i problemi di natura ossea e cartilaginea abbastanza rari, almeno in giovane età.

In realtà il disturbo della "cervicale" può avere due facce:

• Nella prima, la cervicale si presenta con un dolore alla nuca, che diventa via via più forte e insistente con il movimento della testa. Oltre al dolore al collo ci sono altri sintomi che possono coinvolgere le spalle e gli arti.

• Nella seconda, ci si trova di fronte all’ artrosi cervicale: non sempre si manifesta con dolore, ma la degenerazione delle cartilagini è già progredita e può dare altri problemi.

Sintomi

I sintomi più comuni della cervicale sono:

• dolore alla nuca, che diventa via via più forte e insistente con il movimento della testa (ad esempio, quando si solleva il capo per guardare qualcosa in alto o ci si volta da un lato); qualche volta il dolore è più intenso al mattino, dopo le ore di immobilità notturna;

• dolore e rigidità localizzati nella zona del collo;

• il mal di testa, definito in questo caso cefalea di tipo muscolo-tensivo;

• dolore alla fronte e sopra gli occhi;

• problemi alla vista, cerchio alla testa, contrazioni dei muscoli delle spalle, scricchiolii nella torsione del collo, formicolii alle braccia o mancanza di forza negli arti superiori.

Questi sintomi possono essere di varia entità: si va dal semplice torcicollo ad un dolore che si può estendere fino alle braccia rendendo difficoltosi i movimenti, dal senso di nausea, di vertigine ai giramenti di testa, alla perdita di equilibrio o ronzii alle orecchie, ai problemi all’udito, legati al fatto che nella zona cervicale passano le radici nervose.

Tali disturbi possono manifestarsi sia in modo discontinuo, che come un dolore continuo o un insieme di disturbi. In questi ultimi casi è molto importante non sottovalutare i disturbi e affidarsi alle cure di uno specialista.

Per capire se il dolore cervicale sia scatenato più o meno da un'artrosi cervicale, c'è bisogno della diagnosi del medico, che si basa su un'attenta valutazione dei sintomi e delle abitudini del paziente.

La visita valuterà:

• il movimento del collo e farà una valutazione neurologica della sensibilità, dei riflessi e della forza delle braccia;

• verificherà un'eventuale frattura;

• valuterà la presenza di un'ernia cervicale;

• prescriverà esami strumentali come la radiografia, la risonanza magnetica o una Tac.

In caso di dolore cervicale il medico dovrà valutare se l'episodio è occasionale o si tratti di una forma ricorrente o cronica.

In caso di episodio occasionale, si farà ricorso ad antidolorifici come il paracetamolo, perché ha meno effetti collaterali, e antinfiammatori sia per bocca che localmente.

Nelle forme ricorrenti o croniche, si dovrà intervenire su più fronti: farmaci, interventi sulla postura o manipolazioni da mani esperte.

Chi non vuole ricorrere alle terapie farmacologiche può optare per le terapie termali che utilizzano la fangoterapia e i trattamenti fisioterapici per migliorare la postura anche della colonna vertebrale.

Cause

Le cause scatenanti il dolore cervicale vanno da un semplice colpo di freddo, cattiva postura, stress, tensione e vita sedentaria, fino a cause più serie come compressione delle vertebre, artrite o fratture. Tuttavia, nella maggioranza dei casi, l’origine dei disturbi è un’alterazione non grave che interessa i muscoli, i legamenti, i dischi intervertebrali e le articolazioni posteriori. Basta, infatti, uno sforzo eccessivo al livello del collo, brusco e prolungato, per creare una lesione di queste strutture e di conseguenza dolore.

• colpo di freddo;
• vita sedentaria;
• compressione delle vertebre;
• traumi come il classico colpo di frusta;
• sforzi non adeguati;
• postura non corretta protratta per un periodo lungo;
• artrosi cervicale, responsabile del logoramento della cartilagine;
• debolezza muscolare;
• stress, che può favorire la contrattura dei muscoli del collo;
• la paura del movimento legato al dolore.

Dolore cervicale o artrosi cervicale?

In termine scientifico il dolore cervicale si definisce cervicalgia ed è una condizione dolorosa temporanea che si manifesta nella regione cervicale, appunto, tra collo e spalle, con sintomi che possono interessare i muscoli, i legamenti o come conseguenza di posture sbagliate. Si differenzia dall'artrosi cervicale perché in questo caso non è coinvolta la cartilagine.
 

Come si presenta l’artrosi

E' una malattia degenerativa della cartilagine articolare, vale a dire di quel tessuto resistente ed elastico che ricopre le ossa all'interno delle articolazioni. Per motivi ancora non del tutto conosciuti alla medicina, nel corso degli anni la cartilagine si consuma e non riesce più a esercitare la sua funzione. Di conseguenza, l'articolazione perde man mano la sua mobilità  e si sbilancia nel tentativo di recuperare la funzionalità . Se non si interviene, la cartilagine finisce per scomparire del tutto, lasciando scoperto l'osso sottostante. Quest'ultimo, privo di protezioni, per difendersi dall'attrito con l'altro osso che forma l'articolazione creerà  delle escrescenze (che in gergo medico vengono chiamati osteofiti) sporgenti e dolorose.
 

Chi colpisce di più

L’artrosi cervicale di solito si manifesta dopo i 50 anni, anche se riscontrano casi in persone più giovani a partire anche dai 35 anni.

Chi è più soggetto ad ammalarsi di artrosi?

Le persone che costringono le articolazioni a un superlavoro (perché svolge attività  molto pesanti come i lavoratori delle fonderie, ma anche i conducenti di autobus, oppure chi pratica sport come tennis e calcio, non solo e non necessariamente a livelli agonistici) rischiano una loro precoce usura.

Prevenzione

La migliore arma di prevenzione contro l'artrosi cervicale è la tempestività nella diagnosi. Ma il problema vero dell'artrosi cervicale è che nella maggior parte dei casi è asintomatica.
L'artrosi cervicale si può manifestare con o senza dolore, dipende un po’ dalla nostra attività, dall’ambiente, dai nostri atteggiamenti, anche dalle nostre condizioni fisiche. Per battere i dolori della cervicale è importantissima la prevenzione:  le vertebre del rachide cervicale presentano una curva con cavità posteriore (in termine medico definita lordosi) che permette di distribuire e ammortizzare meglio il peso notevole del nostro capo che grava sulle sette vertebre cervicali. Queste ultime devono garantire una massima mobilità per ruotare il nostro capo e nello stesso tempo mantenere la stabilità, ma per vari motivi i muscoli iniziano a lavorare male provocando uno squilibrio a livello del rachide. Se viene utilizzato in maniera non corretta può portare all'esplosione dell'artrosi cervicale".

Prevenzione primaria o secondaria nei problemi vertebrali. In cosa consiste?
Per prevenzione primaria si intende quella serie di provvedimenti che servono ad evitare l’insorgenza di una determinata patologia. La prevenzione secondaria riguarda, invece, i provvedimenti da prendere per evitare la recidiva della patologia. Nel caso del dolore vertebrale aspecifico la prevenzione è importantissima, ma di fatto non le viene dato il giusto spazio e la giusta importanza. Soprattutto, manca il coinvolgimento del paziente. Nella patologia meccanico-degenerativa della colonna vertebrale, dall’ernia discale alla stenosi del canale fino alla scoliosi degenerativa evolutiva, è essenziale una corretta prevenzione attiva. Se questa venisse realizzata veramente si eviterebbero moltissime soluzioni chirurgiche.

Rimedi per la cervicale

I rimedi per la cervicale sono diversi a seconda anche delle cause che stanno alla base della patologia. Si può dire che non esiste un rimedio unico e valido in maniera generalizzata. Infatti ad ogni causa corrisponde uno specifico rimedio. Tuttavia è possibile mettere in atto alcuni consigli in vista del raggiungimento di un certo benessere.

• Le tecniche di rilassamento possono rivelarsi fondamentali per alleviare tutte quelle tensioni che derivano dallo stress e che possono acuire il problema della cervicale, rendendolo acuto. Un rimedio che parte dal corpo, per coinvolgere anche le tensioni mentali.

• Massaggi: ideali per rilassare i muscoli.

•  Interventi sulla postura: anche nella vita quotidiana, a casa o al lavoro, anche quando siamo seduti, possiamo intervenire, cercando di apportare delle modifiche alla nostra postura, pure per ciò che riguarda il nostro modo di camminare, in modo da evitare le conseguenze delle posture scorrette.

• Cuscino cervicale: da usare soprattutto durante il riposo notturno, in modo da ridurre il carico sulla cervicale, permettendo che il collo assuma una posizione che eviti lo schiacciamento.

Cure per la cervicale

Le cure per la cervicale si rivelano utili soprattutto per agire contro tutti i fastidi che la patologia comporta e che non sono legati solo al dolore, ma a tutto il corollario di sintomi tipici della cervicale. Le soluzioni possono essere diverse, a seconda se ci troviamo ad avere a che fare con una cervicale temporanea o con una forma cronica di essa. D’altronde non esiste una terapia unica, ma l’obiettivo generale è quello di distendere le vertebre del collo e di rafforzare i muscoli del collo, in modo che non esercitino un’azione di compressione. Vediamo come curare la cervicale:

• Farmaci antinfiammatori: utili per alleviare l’infiammazione soprattutto negli episodi acuti, ma non possono essere usati a lungo termine.

• Collare: il suo uso serve a scaricare il peso dalle vertebre cervicali.

• Fisioterapia: la fisioterapia, insieme alla chinesiterapia, alla massoterapia e all’osteopatia, serve a migliorare il tono muscolare e a recuperare una certa mobilità.

• Riposo: fondamentale, specialmente se si utilizza un cuscino adeguato.

• Agopuntura.

Conclusione: È scelta saggia rivolgersi ad un medico che, dopo attenta valutazione del caso, potrà indicare il trattamento più appropriato da intraprendere.